Cappello scuro, gambo ocra (che tende tuttavia a schiarirsi se esposto a forti piogge) sua maestà il porcino nero - cap 'nir in dialetto - non presenta grandi problemi di determinazione. Insomma, è facilmente riconoscibile come sanno bene i tanti cercatori di funghi che in autunno si riversano a decine nei boschi dell'isola d'Ischia.
Una passione fortissima, a pieno titolo rientrante nelle tradizioni secolari dell'isola. Per di più, assolutamente trasversale per età, genere e classe sociale. Che poi, a Ischia, non si trovano solo i porcini. Molto diffusi, specie nelle pinete, sono i latterini, come pure i chiodini e le monetole.
Naturalmente stiamo parlando solo dei funghi commestibili, consapevoli che ne esistono altri, anche molto simili a quelli su citati, che non lo sono. Ragion per cui, da qualche anno, è diventato obbligatorio il permesso per la cerca ai funghi, rilasciato dall'Asl al termine di apposito corso di formazione.
Twitter: @prontoischia