La chiesa del Soccorso è uno dei luoghi simbolo dell’isola d’Ischia. Si trova nel comune di Forio e sorge su un piccolo promontorio a picco sul mare.
Dedicata al culto della Madonna della Neve, era parte di un convento fondato dagli eremitani di Sant’Agostino attorno al 1350, e, tale rimase la sua condizione fino al 1652, quando, in ossequio alla bolla papale “Instaurandae regularis disciplinae” di Innocenzo X, il convento fu soppresso. La disposizione papale prevedeva che tutte le comunità religiose che non erano composte da un certo numero di frati e/o che non disponevano di entrate sufficienti alla loro sussistenza dovevano essere chiuse. La razionalizzazione delle spese serviva a preservare le enormi ricchezze accumulate dalla Chiesa cattolica nel Regno di Napoli, lacerato da carestie e miseria provocate dalla pressione fiscale spagnola. L’aumento di tasse e gabelle aveva messo in ginocchio gran parte della popolazione, compreso gli ordini religiosi, che, per quanto agevolati fiscalmente, erano ugualmente costretti a contrarre debiti per il mantenimento di edifici e attività.
La chiesa nel tempo ha subito diverse trasformazioni. Sicuramente, in epoca moderna, decisivo è stato il rafforzamento del promontorio che sostiene l’edificio per cercare di limitare l’erosione del mare. Per il resto, gran parte delle forme attuali sono il risultato di diversi interventi di restauro, i più significativi avvenuti, grosso modo, tra la metà del XVIII e la fine del XIX secolo. A cominciare dal bellissimo sagrato, cui si accede da una scala in pietra cinta da possenti croci. Il pianerottolo davanti al portale è decorato con maioliche del ‘700 raffiguranti scene religiose alternate a motivi floreali. Uguali decorazioni definiscono anche la base della Croce in pietra che si trova al centro della terrazza panoramica che contorna l’edificio. Del 1740 è l’installazione, sempre sulla terrazza della chiesa, di una piccola edicola votiva dedicata alla Madonna delle Grazie. Del 1854, invece, è la costruzione della cupola. Grande come quella della Chiesa di San Gaetano, al centro del paese, dopo il terremoto del 1883 fu ricostruita molto più piccola.
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